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mercoledì 29 luglio 2015

Pomodori Ripieni con Pesto di Zucchine & Salmone

Mancano pochi giorni alle sospirate ferie e volevo salutarvi lasciandovi una ricetta pubblicata qualche anno fa e a rivederci a settembre con buoni propositi dieta permettendo, comunque grazie al cellulare vi seguirò sempre tra un tuffo e l'altro. :)

"....Arriva finalmente l'estate, quest'inverno è stato lun-ghis-si-si-mo!!! E per accelerare i tempi ho pensato ad un piatto che gustandolo ci ricordi il sole caldo il profumo del mare e ci faccia sognare le sospirate vacanze! 
Un piatto, che scalzi l'ultime piogge e rimarchi l'arrivo della bella stagione con tutti quei profumi tipici che rigenerano l'animo.
Passando al mercato ho visto dei pomodori belli tondi rossi e corposi e subito mi è frullata in testa l'idea di farli ripieni. Ho comprato le zucchine, il salmone, il basilico e mi son messa all'opera."


Ingredienti

500 gr di riso
3 zucchine di media grandezza
12 pomodori
100 gr di salmone affumicato
1 mazzetto di basilico
cipolla, olio e sale q.b.


Per il pesto di zucchine ho soffritto la cipolla, ho aggiunto le zucchine tagliate sottili senza farle imbrunire ho aggiunto il basilico, acqua, sale e lasciato cuocere. A cottura terminata ho tolto l'acqua in eccesso, ho frullato tutto e lasciato raffreddare.


Nel frattempo ho cotto il riso scolato e passato sotto l'acqua fredda. Ho lavato e svuotato i pomodori. Nel riso ho messo il pesto, il salmone, la polpa di pomodoro, il basilico e condito il tutto con olio e sale.


Nei pomodori ho messo un goccio di olio, un pizzico di sale e li ho riempiti con il riso. Pronti per essere mangiati, illudendoci di stare già in estate!


Curiosità



venerdì 10 luglio 2015

Caprese Light





Ed ecco un'altro dolcetto per mio marito ed i suoi colleghi realizzato circa un mese prima di Pasqua, penso che ormai lo zucchero non sarà più usato nelle mie ricette e proverò a sostituirlo a seconda del tipo di ricette con altri dolcificanti naturali e non. La caprese al cioccolato la faccio spesso, ma erroneamente prendo sempre come riferimento la ricetta delle Capresine al Limone e le Capresine al caffé. La ricetta della caprese al cioccolato me l'ha passata la mia cara amica Monica presa a sua volta da una ricetta per bimby, quindi rispetto a quella al limone, oltre al cioccolato fondente e non bianco, c'è in aggiunta un cucchiaio di farina ed uno di cacao. Però io non ho utilizzato il bimby e quindi come da alcune ricette viste su internet ho messo gli albumi montati a neve. L'unica cosa che non ho variato e la quantità di farina di mandorle, 250 gr mi sembravano un po' pochini per uno stampo da 24 cm di diametro e comunque non mi andava di rischiare non avendo tempo a sufficienza per rifarla. Ovviamente l'avrebbe mangiata anche mio marito quindi ho utilizzato la farina per diabetici per assrbire l'olio che fuoriesce dalle mandorle quando vengono tritate, 200 g di maltitolo al posto di 250 g zucchero e al posto del burro, la margarina Vallé Omega 3, per inferire meno sul colesterolo, contiene meno grassi. Ho poi gentilmente pregato mio marito di riportarmi indietro una fettina, per assaggiarla anch'io, ero curiosa viste le sostituzioni degli ingredienti, anche se dal profumo che emanava, l'avrei divorata già mentre facevo le foto. Ebbene su whatsapp mio marito mi manda una foto del porta dolci vuoto. Mi son detta addio assaggio!!! Invece poi la sera lo vedo rientrare con una fettina, a suo dire sottratta di nascosto dalle grinfie dei colleghi. Direi che hanno gradito :) e anch'io! ....e anche i miei figli con i quali ho diviso l'assaggio con la promessa di rifarla poi esclusivamente solo per loro.


Ingredienti per uno stampo da 24 cm

400 g mandorle  
250 g cioccolato fondente al 73%
200 g maltitolo 
150 g margarina vegetale Valle' Omega 3
300 g di uova di cui 4 medie intere + 2 uova medie solo tuorli
(o 5 uova grandi di cui 3 intere + 2 tuorli)
60 g albumi
8 g lievito per dolci (1/2 bustina)
3 gocce estratto di aroma alla vaniglia naturale ( o 1 fialette aroma alla vaniglia)
un pizzico di sale
Mandorle tritate q. b. per decorare.
10 g di frina (1 cucchiaio ) Fiberpast e10 g di cacao amaro (da unire alle mandorle per assorbirne l'olio)


Ho preparato innanzitutto tutti gli ingredienti, le 4 uova + i 2 tuorli li ho battuti in una ciotola per meglio poi incorporarli al cioccolato fondente sciolto. Le mandorle le ho tritate, un po' per volta, a bassa velocità, utilizzando la farina ed il cacao previsto nella ricetta per assorbire l'olio che fuoriesce. 
A bagno maria ho sciolto il cioccolato spezzettato, a fuoco spento ho aggiunto la margarina e poi il maltitolo, ho amalgamato il tutto con la frusta. Ho lasciato intiepidire il composto. Nel mentre ho montato gli albumi a neve ferma con un pizzico di sale. Una volta intiepidito il cioccolato vi ho aggiunto un po' per volta, il battuto d'uovo facendolo bene incorporare prima di aggiungerne la quantità successiva. Qui ho utilizzato lo sbattitore elettrico a bassa velocità.


In ultimo ho aggiunto la farina di mandorle, il lievito, l'aroma alla vaniglia e gli albumi amalgamandoli con la frusta con movimenti dall'alto al basso per non farli smontare. Ho versato l'impasto in uno stampo da 24 cm di diametro ed infornato a 175° per 35'. Consiglio di fare sempre  la prova stecchino non tutti forni sono uguali.


L'ho ricoperta con mandorle tritate e a chi piace consiglio anche di bagnarla con il rhum.





sabato 27 giugno 2015

Cestini in Crosta di Parmigiano Reggiano con Insalata di Pollo Peperoni e Olive Taggiasche #PRChef2015



Nel partecipare alla competizione lanciata dalla Parmigiano Reggiano, #PRChef2015 4COOKING, ho voluto mirare la mia creazione agli amanti dell' Happy Hour, persone dai palati fini e profondi conoscitori della gastronomia.
Ho utilizzato la stagionatura 24 mesi del parmigiano sfruttandone le proprietà organolettiche per esaltare il gusto abbinandolo alla carne bianca. La vera sfida per una Foodblogger è quella di creare un piatto originale utilizzando soltanto 4 ingredienti. La mia scelta si è indirizzata verso ingredienti di facile apprezzamento utilizzati nella cucina di tutti i giorni, Parmigiano Reggiano, fusi di pollo disossati, peperoni e oliva Taggiasche abbinati ad un condimento classico olio, piccoli pezzettini di aglio completato da poche gocce aceto balsamico.


Ringrazio la Parmigiano Reggiano per aver ricevuto le varie stagionature per poter realizzare la ricetta e partecipare al concorso 4COOKING.


Ingredienti per 4 persone

Ingredienti per il 4COOKING
Parmigiano Reggiano stagionatura 24 mesi grattugiato q.b
4 fusi di pollo disossati
2 peperoni di media grandezza
100 g di olive Taggiasche

per il condimento

1/2 bicchiere di vino bianco
olio q.b
1/4 di spicchio d'aglio
aceto balsamico q.b
sale rosa q.b
foglioline di basilico solo decorative

Ho preparato l'insalata di pollo arrostendo in forno i peperoni a 200° per 30' e spellati facilmente dopo averli messi in un sacchetto per alimenti appena sfornati.



Ho poi bollito il pollo che ho pazientemente disossato e aggiunto, a fine cottura, mezzo bicchiere di vino bianco per esaltarne il sapore. Ho sfilettato i fusi di pollo e mescolati ai peperoni tagliati a listarelle, alle olive, a scaglie e a pezzetti in crosta a di parmigiano Reggiano, ho condito il tutto con olio, pezzettini di aglio e aceto balsamico.


Poi ho preparato i cestini in crosta grattugiando il parmigiano Reggiano e mettendolo in una padella utilizzando un coppapasta quadrata 16x16 per dargli la forma. 


A fiamma moderata ho fatto sciogliere il parmigiano e quando ha incominciato a dorare l'ho allontanato dal fornello e aspettato che finisse di friggere, quindi dopo qualche minuto l'ho staccato dalla padella e posto sulla ciotola in vetro e modellato con dei fogli di carta assorbente per non scottarmi.
La ciotola quadrata in vetro l'ho posta su un contenitore cilindrico in plastica come sostegno.


In ultimo ho posizionato l'insalata di pollo nel cestino in crosta di parmigiano mettendo sulla base del parmigiano grattugiato per assorbire l'umidità del condimento e gustata.


con questa ricetta partecipo al concorso 4Cooking #PRChef2015




sabato 13 giugno 2015

Frittata al Forno con Patate Fritte Aromatizzate all'Aglio Rosmarino e Salvia


Devo ammettere che oltre alla dieta che mi tiene lontana dal postare nuove golosità, l'idea di ripubblicare vecchie ricette del mio blog me l'ha data Valentina con il suo contest "Non c'è 2 senza 3"  e nel mentre valutavo come dove e quando rifare la mia terza ricetta ho ripubblicato quelle ricette messe nel dimenticatoio. La terza ricetta pubblicata è la Frittata di patate fritte aromatizzata all'aglio, rosmarino e salvia cotta al forno. Certo sembra un controsenso, la frittata va fritta altrimenti che frittata è?... Una frittata cotta al forno! :) 
A differenza dell'altra, ho preparato mini porzioni potendola mangiare solo i figli, io per la dieta e mio marito per il diabete, quindi ho diminuito le dosi ed eliminato solo la base di pasta briseè. 
Mentre friggevo le patate avevo i figli che mi ronzavano intorno.."che profumino mamma!" io con fare minaccioso.. " giusto un paio e poi filate via".. proprio come facevamo mio fratello ed io con mia madre.. ci provavamo sempre a mangiarle di nascosto prima che facesse la frittata e lei mi un po' si arrabbiava perché non faceva in tempo a friggerle che sparivano... Friggeva patate per 7 persone a casa mia solo frittatone :) Quanto la comprendo ora! 
Comunque qui le dosi per una teglia usa e getta da 8 porzione.


Ingredienti

    3 uova + un albume
    5 patate piccole
150 g ricotta pecora
  30 g parmigiano grattugiato
  70 g di Galbanino
          rametto di rosmarino, salvia qb
    1    spicchio di aglio
          sale rosa q.b.
          pan grattato integrale q.b

Ho fritto le patate tagliate a tocchetti piccoli in olio extravergine con il rosmarino, la salvia e uno spicchio d'aglio infilzato con uno stecchino per toglierlo con facilità a fine cottura.
In una ciotola ho messo le patate scolate dall'olio in eccesso e salate, poi ho aggiunto la ricotta, il parmigiano, il Galbanino tagliato a pezzetti e ho amalgamato il tutto. Ho sbattuto le uova e le ho versate sulle patate mescolando bene ed in ultimo ho aggiunto l'albume montato a neve.


Ho oleato il fondo degli stampi e spolverizzati con pan grattato integrale ottenuto da pane integrale tostato e tritato con il bimby. Con un cucchiaio ho riempito gli stampini e spolverizzato con un altro po' di pan grattato integrale e parmigiano e messo la salvia e rosmarino che ho utilizzato in frittura.
Ho infornato le tre frittatine a 175° per 45' circa.


lunedì 8 giugno 2015

Torta al Limone

... la dieta continua tra una carota, un finocchio ed una zucchina... e la voglia di golosità... rilancio questo post, la torta al limone, che è una delle prime torte postate sul blog nel 2010. 

"Mi hanno regalato dei limoni della costiera alamfitana, ho nella cucina un profumo intenso, è un piacere per i sensi che mi riporta agli anni passati quando, da ragazza, andavo spesso a Minori, paesino della Costiera Amalfitana e del noto pasticcere Salvatore De Riso, a trovare una mia prozia, Zia Memea. Memea è il diminuitivo di Trofimena, nome (deriva dal nome greco Trophime, latinizzato in Trophima. È composto dalla radice trophe, che signfica nutrice, allevare e mantenere), della santa e patrona di Minori e della mia dolce mamma.
Ne approfitto subito per preparare una torta deliziosa, il limoncello e la crema di limoncello e una granita..."





INGREDIENTI
300 g zucchero
200 g farina
100 g amido di mais
    3    uova
160 g di olio di arachidi ( 1 bicchiere di carta)
180 g bicchiere di latte
1+1/2 limone spremuto + buccia grattugiata
       1 pizzico di sale
       1 bustina lievito per dolci
       1 bustina di vanillina

CREMA A LIMONE PER FARCIRE

1+1/2 limone spremuto + buccia grattugiata
  30 g amido di mais
180 g di acqua ( 1 bicchiere di carta)
160 g zucchero
    1    bustina di vanillina

Nella planetaria ho montato le uova con lo zucchero, ho poi aggiungo il latte, l'olio, il succo di limone + la buccia, in ultimo la farina, la vanillina, il sale ed il lievito. Ho versato l'impasto in una teglia usa e getta da 8 porzioni ed ho infornato a 170° ventilato per 40' circa. Dopo 30' si può aprire il forno e fare la prova con lo stuzzicadenti.
Per la crema ho mescolato lo zucchero con l'amido e la vanillina per non far formare i grumi con l'aggiunta dei liquidi, ho quindi versato l'acqua ed il limone a filo miscelando il tutto.  Ho cotto la crema a fiamma dolce, mescolando di tanto in tanto. Quando la crema ha iniziato ad addensarsi ho spento il fuoco e continuato ancora per qualche minuto a mescolarla
Ho tagliato la torta in due strati e spalmato la crema.
Ho messo sulla torta lo zucchero a velo e la buccia di limone tagliata a pezzettini.
Questa torta si può preparare anche all'arancia al mandarino o al caffè sostituendo il succo di limone con due tazzine di caffè (prendere il primo caffè che esce dalla moka) + un cucchiaino di Nescafè e per la crema due tazzine di caffè, 100 g di acqua e 5 cucchiaini di Nescafè. 
In altre occasioni ho preparato per questa torta una farcia con la  "crema alla crema di limoncello" ispirandomi alla "Crema di limoncello" squisitissima. Ho usato tortiera da 26 cm di diametro.


 

e ancora l'ho farcita con la crema di fragole buonissima che si abbina benissimo con questa torta.


  

domenica 31 maggio 2015

Gateau Delizioso con Ricotta


Ho iniziato la dieta... praticamente a parte i dolci che ovviamente vanno eliminati o concessi in modiche quantità.. posso mangiare pochissimi alimenti... ed è dura! Ero preparata al divieto dei dolci, ma non a tutto il resto, no ai latticini, no alle carni rosse, no all'uovo, no alle patate, no ad alcune verdure e frutti, no allo scatolame e a tutti i lievitati... In conclusione pane azzimo e...acqua. Il mio fisico non tollerava più nulla, quindi vai con la purificazione. Bisogna "soffrì" per un paio di mesi. :) Visto che per il momento non pasticcio, rilancio una delle prime ricette postate nel blog e quasi dimenticate e ...forse non a caso ho scelto qualcosa di salato :)


...Forse penserete l'ennesimo... ma fortunatamente è una pietanza che si può preparare in tante varianti e non delude mai. 
Ho aggiunto la ricotta agli altri ingredienti ed il suo sapore è decisamente più delicato. 
Mi piace moltissimo e quando lo preparo faccio sempre una teglia grande in modo tale da poterlo mangiare anche il giorno dopo perché lo trovo anche più gustoso...

Ingredienti
2 kg di patate
2 uova
200 ml latte
200 g mozzarella
200 g di prosciutto cotto
200 g di pancetta
250 g ricotta
100 g burro
50 g parmigiano grattugiato
e sale q.b.

Ho cotto le patate nella pentola a pressione poi le ho passate nello schiacciapatate. Nelle patate ancora bollenti ho sciolto il burro e le ho intiepidite versandovi il latte freddo. Ho poi aggiunto uno per volta gli altri ingredienti: prosciutto cotto, pancetta, ricotta sgocciolata, mozzarella tagliata a dadini, le uova una per volta ed il sale. Ho amalgamato per bene il tutto ed in ultimo ho messo il parmigiano grattugiato.


Ho imburrato una teglia e ho messo una spolverata di pane grattato per fare una leggera crosticina sul fondo. Ho versato il composto e l'ho livellato con la forchetta rigando la superficie ricoprendola con altro pane grattugiato e un po' di parmigiano. Ho inforno a 170° x 45" circa.


Il giorno dopo è ancora più buono!







sabato 16 maggio 2015

Graffe senza Patate Uova e Burro



Questa ricetta me l'ha data Teresa, la madre di una mia cara amica, Monica, conosciuta anni fa su di un forum di cucina e poi incontrata nel 2010. Da allora ogni anno in estate passo a salutarla quando vado in vacanza in provincia di Salerno. L'anno scorso ho conosciuto anche la madre, una bella donna solare e simpaticissima, brava ai fornelli e brava nella preparazione di dolci. Monica mi aveva parlato spesso di quanto fossero buone le graffe senza uova e senza patate della madre e quindi non ho potuto fare a meno di farmi dare la ricetta. La signora Teresa su di un kg di farina utilizza i bicchieri per i liquidi e non ha potuto dirmi le quantità... lei con la sua bravura ed esperienza non ne ha bisogno... io al contrario no, se non ho tutto pesato...non azzardo, ma dopo aver parlato con lei al telefono è stato tutto più semplice, sempre gentilissima e disponibilissima mi ha dato ragguagli per potermi destreggiare anche senza averle mai visto fare la preparazione. Ho solo ridotto la dose originale di 1/4 per mangiarne di meno, mi conosco bene e so che sarei stata capace di mangiarle tutte insieme a mio figlio Emanuele... siamo i golosi della famiglia! La prossima settimana io andrò dalla dietologa specializzata in Nutrizione, medicina Ortomolecolare e kinesiologia, devo perdere un po'... tanti... chili, e prima che mi metta a pane ed acqua "mi sparo le ultime cartucce" con queste deliziose craffe :) La medicina ortomolecolare prende in considerazione non solo le influenze biochimiche derivanti al tipo di alimentazione e dalle sostanze nutrizionali così introdotte, ma anche le interazioni che si sviluppano nel soggetto dal contatto con l’ambiente. La chinesi è una disciplina che consente, mediante “semplici” test muscolari, di ottenere informazioni sullo stato di equilibrio dell’individuo a livello fisico/strutturale, mentale/emotivo e biochimico/nutrizionale. La scelta di questa dietista è stata dettata anche dalla necessità di verificare quali alimenti il mio organismo non tollera e che oltre tendono a farmi ingrassare, potrebbero anche essere la causa dei miei mal di testa.  Diciamo che il 60% del mio sovrappeso è colpa del continuo esercizio fisico della mandibola, su è giù, giù e su, in armonia con il braccio, su è giù e giù e su, che spesso faccio durante l'arco della giornata. Unico equilibrio presente nel mio fisico al momento :)


... e poi associare assolutamente attività fisica ovviamente. Ma senza dilungarmi troppo in chiacchiere vi offro queste graffe più leggere perchè sono senza burro ed aromatizzate alla vaniglia. :) 


Ingredienti 
1/4 della dose originale - 13 mini graffe

150 g   farina w170 Senz'altro
100 g   manitoba (farina americana)
  18 g   zucchero di canna grezzo 
  60 g   di olio di semi di arachidi
120 ml di latte a temperatura ambiente
  1/2      bustina Mastro fornaio o 12,5 lievito di birra
     1      pizzico di sale
   1/2     cucchiaino raso di vaniglia in polvere Bourbon
             zucchero q.b.
             olio di semi di arachidi q.b. per friggere 

Lo zucchero di canna è meno raffinato quindi per renderlo più facilmente solubile a contatto con i liquidi l'ho polverizzato con il bimby.
Nella planetaria ho messo la farina miscelata con il M.Fornaio + due cucchiaini di zucchero come descritto sulla bustina per la riuscita della lievitazione. Al centro ho aggiunto lo zucchero, la vaniglia, il sale, l'olio ed  il latte, ho montato il gancio per i lievitati e mandato in funzione a velocità bassa e pian piano che il composto si amalgamava, ho aumentato la velocità lasciandolo lavorare fin quando l'impasto si è staccato dalle pareti del cestello.


Ho preso l'impasto che rimane appiccicoso ma facile da gestire e dopo averlo ripiegato un paio di volte su se stesso, l'ho posto in una ciotola per la lievitazione coperto con la pellicola a contatto e messo in forno spento fino al raddoppio, circa 90'. Ovviamente il tempo varia anche in base alla temperatura interna di casa ed esterna, più fa caldo e prima avviene la lievitazione.


Al raddoppio ho preso l'impasto e l'ho lavorato pochissimo formando una palla ripiegata su se stessa.


Ho ricavato dal panetto 13 palline da 34 g l'una coperte con la pellicola per non far asciugare l'impasto e da ognuna di essa ho ricavato un cilindretto lungo 15 cm circa, ho unito le estremità pressandole leggermente e messe a lievitare per una seconda volta sulla tavola da lavoro leggermente infarinata, distanti fra loro coperte con un canovaccio per 1 h circa.


Una volta trascorso il tempo, in un pentolino stretto ed alto, ho fritto in olio di semi di arachidi le graffe, una alla volta per 20" circa per lato. Prima di iniziare la frittura ho sondato la temperatura dell'olio mettendo una mollica di pane nell'olio, quando sale a galla e si formano le bollicine intorno è pronto. 
Ho poi fatto colare l'olio in eccesso e le ho passate nello zucchero di canna, che avrei dovuto raffinare per meglio farlo aderire alle graffe... sarà per la prossima volta :)


Con questa ricetta partecipo al contest "I Lievitati" 
di Alice del Blog "La Cucina di Esme"

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