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martedì 12 novembre 2013

Notizie Flash Sull'Istamina (prese dal web)


Istamina

L'istamina è un composto azotato ampiamente diffuso nell'organismo, dove ricopre un ruolo di primo piano nelle risposte infiammatorie ed allergiche, nella secrezione gastrica ed in alcune attività cerebrali. Oltre che dall'uomo, l'istamina può essere prodotta anche da altri organismi - più o meno complessi - per semplice decarbossilazione dell'amminoacido istidina.

Alimenti ricchi di Istamina

Le concentrazioni di istamina negli alimenti dipendono quindi dalla ricchezza in amminoacidi liberi e dalla presenza di determinati microorganismi; l'esempio più caratteristico di cibo talmente ricco di istamina da provocare problemi a chi lo assume è quello del pesce conservato troppo a lungo o in maniera inopportuna. I principali incriminati in tal senso sono gli esemplari appartenenti alle famiglie: Scombridae (tonno, sgombro), Clupeidae (sardina, aringa, spratto, alaccia, cheppia), Engraulidae (acciuga) e Coryphaenidae (lampuga). La formazione di istamina è solo in minima parte riconducibile a fenomeni autolitici conseguenti alla morte dell'animale. Piuttosto, è da ricondursi alla proliferazione di germi Gram negativi che hanno contaminato le carni (generi: Morganella, Klebsiella, Proteus, Hafnia, Enterobacter, Citrobacter, Vibrio, Photobacterium). Una volta prodotta, l'istamina tende a rimanere inalterata nell'alimento, in quanto si dimostra particolarmente resistente al calore: per una completa inattivazione è necessario un trattamento di 90 minuti a 116 °C.

Anche il consumo di alcuni formaggi, vini rossi, spinaci e pomodori (specie se in scatola), estratto di lievito, cibi fermentati anche vegetali (crauti) e birra, può scatenare sintomi da intossicazione di istamina. Altri alimenti vengono definiti istamino-liberatori, poiché favoriscono il rilascio di istamina da parte dell'organismo; è il caso di alcool, banane, cioccolato, uova, pesce, latte, papaya, frutti di mare, fragole e pomodori.

Istamina negli alimenti - Intolleranza all'istamina

ALIMENTI PARTICOLARMENTE RICCHI DI ISTAMINA 

Pesce: Sgombro - Aringa - Sardina - Tonno – 
Formaggi: Formaggio tipo Gouda - Camembert - Cheddar - Emmental - Parmigiano – 
Carni Insaccate: Salsiccia e carne in scatola - Salami ed insaccati
Verdure: Crauti - Spinaci - Melanzane - Pomodoro – Spezie - Spinaci -
Ketchup - Aceto di vino rosso - Vino bianco - Alcol - Birra fermentata - Champagne 

ALIMENTI IN GRADO DI AUMENTARE IL RILASCIO DI ISTAMINA DAL CORPO UMANO 
Frutta: Papaya - Fragole - Agrumi – Ananas -Frutta secca -Mirtillo rosso -
Pesce: Crostacei – 
Liquirizia - Albume d'uovo - Cioccolato 

Prurito, arrossamento del viso e del collo, orticaria, nausea, vomito, diarrea, cefalea e vertigini, sono i sintomi più comuni dell'intolleranza all'istamina; questi sintomi, variabili in base alla concentrazione della sostanza e alla sensibilità individuale, tendono a svanire abbastanza rapidamente, ma nei casi più gravi possono arrivare a produrre un brusco calo della pressione arteriosa, fino al collasso cardio-circolatorio. Particolarmente a rischio sono i soggetti intolleranti all'istamina (circa l'uno per cento della popolazione; soprattutto le donne di mezza età)
I sintomi clinici più frequenti sono orticaria e/angioedema, prurito, ipotensione, cefalea; a carico dell'apparato digerente si possono avere pesantezza di stomaco, dolori gastrici o addominali e diarrea che possono essere confusi con la sindrome dell'intestino irritabile ma anche essere provocati da altre sostanze presenti negli alimenti (additivi). Altre sostanze possono provocare reazioni simili, fra queste ricordiamo la tiramina, ammina che deriva dall'aminoacido tiroxina, la caffeina, la solanina, la teobromina, la serotonina ecc..
L'istamina presente negli alimenti provoca un peggioramento dei sintomi nei soggetti con dermatite atopica e in soggetti che soffrono di mal di testa.
L'istamina è presente in vari alimenti. In alcuni alimenti da consumare freschi è proporzionale al grado di freschezza, in altri aumenta con la stagionatura.

Alle persone con intolleranza all'istamina viene prescritta una dieta priva di alimenti ricchi di istamina o istamino-liberatori; in base alla gravità dei sintomi tali restrizioni saranno più o meno importanti, anche se in genere vengono allontanati soltanto i cibi elencati in precedenza, con particolare attenzione a quelli ittici, agli alcolici e a tutti i cibi fermentati e stagionati.

 La terapia si basa su una alimentazione priva degli alimenti ricchi di istamina o istamino-liberatori.
Autore: Prof.ssa Francesca Pasqui, Corso di Laurea in Dietistica, Università di Bologna

2 commenti:

  1. Ciao Rosalba ,grazie per averlo pubblicato questo post è utilissimo!
    Ti abbraccio forte forte

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  2. Mio figlio è un soggetto allergico ed ha avuto in passato intolleranze alimentari il tuo articolo è un'informazione importante per tutti. Brava e grazie.

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