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venerdì 30 aprile 2010

Frittata al Forno con Patate Fritte Aromatizzata all'Aglio Rosmarino e Salvia



Domenica scorsa sono stata a pranzo da una mia amica ed ho mangiato le patate fritte, preparate dal suo compagno, aromatizzate con rosmarino, salvia ed aglio. Una vera goduria! E subito ho pensato alla frittata con le patate fritte... mumm una vera bontà.
Ricordo che da bambina mentre mia madre friggeva le patate per la frittata, mio fratello ed io andavamo in cucina a mangiarle di nascosto... e mia madre che tentava di farci smettere... poverella doveva cucinare per 7 persone aveva tanto da friggere...  adesso quanto la capisco!
Tornando a noi ho a disposizione, rosmarino e salvia per le patate e per farla più saporita ho aggiunto anche ricotta e formaggio, ho anche degli albumi da smaltire avanzati da i  Profiteroles al limone. Ho poi deciso di cuocerla al forno e qui ho un po' improvvisato e senza pensarci troppo ho usato la pasta  briseè come base per la mia frittata.


Ingredienti x una teglia usa e getta da 8 porzioni

5 patate media grandezza
7 uova
albume di tre uova 
250 g ricotta pecora
60 g parmigiano grattugiato
150 g di Galbanino 
rametto di rosmarino 
salvia
aglio 
sale 
pasta briseè

Ho fritto le patate tagliate a tocchetti piccoli in olio extravergine con il rosmarino, la salvia e uno spicchio d'aglio infilzato con uno stecchino per toglierlo con facilità a fine cottura.


In una ciotola ho messo le patate scolate dall'olio in eccesso e salate, poi ho aggiunto la ricotta, il parmigiano, il Galbanino tagliato a pezzetti e ho amalgamato il tutto. Ho sbattuto le uova e le ho versate sulle patate, ed in ultimo ho aggiunto gli albumi montati a neve.


Ho messo la pasta briseè in una teglia di alluminio di otto porzioni, ho versato sul fondo il composto e cosparso con parmigiano grattugiato, rosmarino e salvia...


La frittata l'ho infornata a 170° per 45"


  


mercoledì 7 aprile 2010


l'albero elle pere ha radici molto profonde, alto fino a una ventina di metri, con foglie ovaleggianti e fiori riuniti a gruppi, che si sviluppano da gemme fruttifere portate all'estremità di rametti di 2-3 anni. Le pere assumono forma, grandezza, colore e sapore assai diversi a seconda delle cultivar: esistono oltre 5000 varietà di pere al mondo.
Il frutto era conosciuto e mangiato sin dall'età della Pietra. La progenitrice della pera moderna proviene dalle regioni sud-orientali dell'Europa e da quelle occidentali dell'Asia.
William cultivar inglese (detta anche Bartlett). E' la più importante per l'esportazione e per le utilizzazioni industriali. L'Emilia Romagna è la regione più produttiva (70%) mentre il Veneto rappresenta il 10% della produzione nazionale. 
Una cultivar di derivazione della William è la Max Red Bartlett (detta anche William rossa). La polpa è biancastra, molto succosa, dolce-acidula, con aroma moscato caratteristico, fine, compatta. Oltre che per il consumo diretto, le pere William sono largamente utilizzate dall'industria per la preparazione di sciroppi e succhi. I frutti si raccolgono nella seconda decade di agosto e si conservato soddisfacentemente in regime di freddo per 3/4 mesi.

Per accelerare il processo di maturazione delle pere, basta metterle in un sacchetto di carta (quello del pane andrà bene) a temperatura ambiente: in un lasso di tempo dai 2 ai 5 giorni saranno pronte per essere mangiate, questo grazie all’etilene, un gas naturale sprigionato dai frutti stessi, che è anche un ormone naturale per la maturazione: un sacchetto non chiuso mantiene l'etilene vicino alla frutta e aiuta la maturazione. 
I sacchetti di carta aiutano a prevenire l'avvizzimento perché trattengono l'umidità prodotta dalla frutta durante la maturazione; lo stesso effetto hanno anche i sacchetti di plastica, che però accelerano troppo questo processo aumentando di molto l'umidità e di conseguenza possono causare marciume.Non conservate le pere assieme alle verdure, poiché l’etilene che sprigionano è in grado di deteriorarle.

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